Sunday, 10 December 2017

From "Our Fantasy Workshop" our old e-journal Roberta's first experience with Comenius In Italian...






Aspettiamo l'autobus a Veikkola, Finlandia



La mia prima volta col Comenius...

Io, come tanti, ho spesso considerato importante il progetto per l’immagine della scuola (nella fase di orientamento rivolta alle scuole medie inferiori ho sempre sottolineato la sua esistenza e l’importanza degli scambi culturali riguardanti gli studenti) ma non lo avevo mai valutato nella sua intera valenza: scambio culturale fra studenti e fra docenti.

Soltanto oggi, dopo l’esperienza maturata in Finlandia, mi rendo conto di aver per la prima volta compreso l’importanza dello scambio fra i docenti: non si tratta solo della prospettiva di  un viaggio, come a prima vista potrebbe sembrare, ma di una vera e propria esperienza sul campo; il confronto che scaturisce anche solo dall’osservazione dell’ambiente di lavoro, delle modalità scelte dai colleghi stranieri di svolgere la loro lezione in classe, dell’atteggiamento degli studenti durante e dopo l’ora di lezione, risulta essere fortemente arricchente per chiunque si trovi coinvolto nel contesto scolastico. In pratica, se non tutta, buona parte della scuola si trova interessata in iniziative di accoglienza che evidenziano un entusiasmo che ti trascina tuo malgrado.

Io non parlo inglese e questo mi ha sotto alcuni aspetti penalizzato ma non demoralizzato; ho avuto la fortuna di  avere “un’ interprete personale”, per cui ho potuto soddisfare tante curiosità.

E’ stato del tutto insolito osservare, da parte dei colleghi che ci ospitavano, la  volontà di fare qualcosa di particolare per noi “stranieri” e così, per esempio,  li abbiamo sentiti cantare.
Ma le nostre giornate all’interno della scuola non hanno avuto soltanto un aspetto ludico; abbiamo lavorato, discusso del progetto e delle nuove fasi da realizzare nel corso dell’anno scolastico, confrontato i dati raccolti all’interno delle rispettive scuole (non bisogna dimenticare che i questionari sono stati somministrati  anche dai colleghi finlandesi, spagnoli e portoghesi), osservato il lavoro svolto nelle classi  (forse questo aspetto andrebbe intensificato), ecc.: il tutto dalle ore 9.00 del mattino alle ore 16.00 del pomeriggio. Soltanto al nostro rientro a Helsinki, verso le 17.00, era possibile girare un po’ per la città; naturalmente abbiamo approfittato del fine settimana per visitare qualche museo e per raggiungere qualche sito di importanza storica.
Di questa esperienza, fra le più belle nella mia carriera di insegnante, conserverò l’immagine di una scuola molto diversa dalla nostra (per certi aspetti la scuola che vorrei… vedi l’aula dell’insegnante (con  gli alunni che si spostano per seguire la lezione) e quindi la funzionalità della stessa perché dotata di tutte le attrezzature necessarie per lavorare, TV, lettore VHS, PC ecc.), in cui ci si toglie le scarpe per circolare, con una sala professori che mi ricorda tanto il soggiorno di casa (compreso il fatto che c’è l’angolo cottura attrezzato di tutto, dal frigo alla lavastoviglie, al microonde) e con un popolo che parla bene l’inglese: a proposito … forse è giunto il momento che io cominci a studiarlo!


Roberta Medda

23/03/07

Sunday, 3 December 2017

A Finnish reference




Today I'm adding a Finnish reference, connected with professional teachers , some of whom I met on occasion of a  thematic conference  in Austria - Linz:   an opportunity funded by EU funds,   for  enhancing the use of  information and communication technologies in teaching strategies.


http://www.eduprojects.net/compact/2003-9-18-conference_in_linz_sharing_best_practice.html


This reference is :

                           https://www.facebook.com/Euneos/


Every bit of information may be  a pro.

Definitely.